domenica, gennaio 28, 2007

BUGO HA SEMPRE RAGIONE


Bugo lo ascoltavo con Bak nei piovosi pomeriggi di fine estate di qualche anno fa. Aiutava a lottare contro l'automatismo, derivato da mesi di lavoro intensivo sotto al sole. I giorni più fortunati, quando pioveva, avevamo il permesso di chiudere prima. Si tornava quindi a casa, zuppi e senza la minima idea sul come passare il resto del pomeriggio, analizzando con sorpresa una prospettiva del tutto inattesa.
Ma siccome eravamo stanchi e incazzati si finiva inevitabilmente a casa mia, in attesa dell'ora prestabilita per il ritorno a casa dal lavoro. Si fumava e si ascoltava a ripetizione "Io mi rompo i coglioni" di Bugo. In uno di quei pomeriggi Bak mi insegnò un metodo per stare fatto senza fumare, in futoro mi sarebbe stato molto utile (nei momenti di smisurata povertà) ma con enorme sfortuna non ebbi mai esito positivo nei miei sporadici tentativi. Tempo dopo decisi di abbandonare la pratica invidiando silenziosamente le capacità del mio amico.
In tante altre occasioni Bugo ha regalato una colonna sonora d'eccezione. A RadioPazza "Casalingo" fungeva come inno alle pulizie. Queste si svolgevano (secondo un calcolo mirato al risparmio delle vitali forze fisiche e la salvaguardia di una mente priva di stress) raramente, ma ogni volta che l'intenzione animava gli animi Bugo ci metteva il granchio nel cervello e non se ne faceva più niente.
Che poi, a dire la verità, di Bugo ho ascoltato ben poco, ho solo quattro brani scaricati dalla rete. Si tratta di un rock versione Kurt Cobain novarese, demenziale, graffiante e rumoroso.
Ieri suonava a Roma. Non potevo mancare.
Al concerto di Bugo ho scoperto che il suo bassista (nonchè suo scopritore e in passato produttore) è Giorgio Canali, nonchè ex componente de CCCP e CSI. Si veste come uno dei Madness e ha l'età per esse padre a tutti gli altri componenti della banda.
Poi siccome Bugo nel suo ultimo disco ha duettato con una certa Violante Placido (in arte Viola), questa dopo un po salta sul palco. Bella come il sole intona tre brani alla Carla Bruni, con tanto di stivaletto e vestitino sexy. La platea composta maggiormente da uomini trasforma il "Circolo degli Artisti" nel "Circolo dei Maschilisti" attraverso ogni sorta di commento. Per fortuna al grido -Bugooo aiuuutaci- anche a lei viene da ridere, e si guadagna la simpatia di tutti.
Poi vabbè è finita così: a concerto finito io volevo scappare a Trastevere per un panino da Toni ma Lungo voleva rimanere ancora. Quando decidemmo di andare si scoprì che alla ragazza di Portu avevano fregato il cellulare e il portafoglio.
Oggi mi sono svegliato presto e di ottimo umore. Ancora eccitato dalla serata di ieri avevo deciso di dedicare il pomeriggio alla ricerca del lavoro. Che poi lavoro non ne ho trovato ma in compenso ho trovato l'erba e qualcosa da scrivere sul blog.

mercoledì, gennaio 24, 2007

STAGISTI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI



Cari amici, vi racconto la storia di un amico. Uno come tanti altri.
Giovane laureato, ottima conoscenza di lingua inglese e olandese con prolungata esperienza all'estero. Attualmente (...ancora) in stage, viene pescato da una azienda (leader nel settore della formazione ) dal suo database per un colloquio. Segue racconto in prima persona:

Ero sul treninio per Saxa Rubra. Non ero un dipendente rai, stavo andando ad un colloquio di lavoro, che avrebbe (forse) realizzato un mio sogno: fare il formatore.
Avevo preparato una lezione, su come il pregiudizio influenza la comunicazione. Portavo un caso d'eccellnza: l'Olanda. Mi trovo davanti ad una platea di psicologi incattiviti. Mi fanno il terzo grado, reggo e non mollo. Ribatto e concludo. Dura trenta minuti, un inferno. Alternano facce soddisfatte a segni di disoppravazione.
Mi dicono che loro non sono per tutti, mi disegnano una curva di Gauss e mi dicono -noi non vogliamo l'80 %, noi ci rivolgiamo ai veri creativi, quelli che stanno nel 20 % restante! Fine dell'ultimo colloquio, aspetto 20 minuti e mi chiamano da parte. Mi dicono che ho talento, mi chiedono alcune informazioni su alcuni dei loro valori e sull'appartenenza. Argomento una serie di cazzate plausibili. Mi insospettisco vorrei maggiori delucidazioni sulla retribuzione e sulle prospettive di carriera. Sono vaghi. Mi parlano dell'importanza dei loro clienti, dello status, di cazzate... Torno a casa camminando sul bordo della via Flaminia. Pesanti cammion e mercedes sfrecciano dietrio di me, fuori c'è il lusso e la villa di Claudia Cardinale alle spalle. Mi dirigo verso la fermata della cotral.
Il colloquio è andato bene e sono calmo e pensieroso. Il giorno dopo ricevo una telefonata, sono loro! Una simpatica psicologa di Barcellona si complimenta con me, aspetto in silenzio la magica frase. La proposta. Ma lei cambia tono e mi annuncia le loro perplessità su cosa io intendo per appartenenza. Io argomento ma basta bluff, faccio una domanda ben precisa "ma come si può parlare di appartenenza se ancora non ci si conosce? E le prospettive di carriera? E la retribuzione?"...
Mi dicono che cercano qualcuno disposto a lavorare pesantemente a progetto per almeno quattro anni.

Segue seguente lettera in risposta a tale offerta.

Cara ********,
dopo avervi conosciuto vorrei mettere una cosa in chiaro.Dopo tutte le menate sull'essere alternativi e non convenzionali in una cosa vi siete rivelati banalicome la peggiore delle società di consulenza. Davanti a domande chiare come retribuzione e aspettative di carriera siete stati evasivi, uscendovene con richieste assurde come l'appartenenza come presupposto per essere presi.Ebbene, se cercate una persona che per 1000 euro al mese rimanga a progetto per 4 anni,e chiamate questo "appartenenza", allora vi do un consiglio:Rivolgetevi ad Hetzbollah perchè li è pieno di persone pronte a farsi saltare in aria per voi.Ecco cosa cercate, non persone creative, futuristi d'impresa, bensì un nuovo tipo di superuomo,"L'idiota creativo", l'uomo pronto a lavorare a progetto, anche 12 ore al giorno, felice, ed appagato da un grande e profondo senso di appartenenza, che lo porta a non pensare più a cose banali come ad esempio...avere uno stipendio. In bocca al lupo.

Portu


Cari amici, questa è una triste testimonianza di come vanno certe cose in questo bel paese. E se non possiamo più contare almeno sul sostegno di Giovanni Lindo Ferretti, su chi possiamo riversare le nostre speranze?


domenica, gennaio 21, 2007

Veduta del Canion dal sesto piano di via Giovanni Volpato RM


Il "Bar la Notte" è stato sempre un posto fico. Accanto ha un sexy shop ed è situato in un grande incrocio, questo ha un semaforo, il più lento di Roma. Attraversare la strada sotto casa mia è una cosa pericolosa, un delirio di macchine, sempre. Ad ogni ora del giorno o della notte un chiassoso bazar festeggia il perenne pellegrinaggio a quelli de ...la Notte. Al bar la Notte ci sono sempre andato per comprare sigarette e vari accessori annessi, a qualsiasi ora. Inoltre non bevo caffè ma divoro schede omnitel da 10 euro. I gestori sono una famiglia numerosissima (ognuno con i suoi turni) non si ricordano mai di te (dopo un anno e passa) e storcono leggermente (ma sempre) la bocca quando chiedi le cartine -no corte, quelle lunghe! Uno dei baristi ha l'aspetto imponente e brutale di Frankenstai ma con un ghigno infame di taglliagola tagìco. Una volta con Bak aspettavo il suo ristretto e il mio dec, vidi uno scarafaggio sul bancone dei cornetti ed ebbi l'istinto (per solidarietà professionale) di comunicarlo con discrezione , al che il Tagliagole con una frustata di asciugamano ce lo tirò addosso, qualsiasi tentativo di fare giustizia sarebbe finito in tragedia e decidemmo di non protestare. Quel posto è stato sempre una ricca dispensa di rumori di vario genere. Tutti quelli che passano di qua trovano il tempo per fermarsi e produrre un suono. Clacson, motori, imprecazioni, strilli, scorregge, i fschietti e le sirene, innamorati e folli di vario genere. E tutto questo vibra tra il mio palazzo e quello di fronte come in un dipason, manco fosse il Grand Canyon. Il bar la Notte me lo sono sempre immaginato come uno di quegli incroci dove trovi il santone al quale domandare sulla direzione giusta. E tu sai che puoi fare una sola domanda e che questo un giorno dice il vero e l'altro il falso e tu non sai che giorno sia, il servizio si paga con un gettone da 2 euro.
Dal mio ritorno da Mosca molto di questo è scomparso e anche della scritta sul tetto ancora non si sa niente, ma in compenso il condominio dovrebbe diminuire e la "notte" non fa più casino. Ho avuto un atterraggio morbido, tutto sommato. Anche i fumi dell'alcool sono orami svaniti e al loro posto fumi e basta.

giovedì, gennaio 18, 2007

GOTHAMCITY E RITORNO


L'ultimo giorno è sempre così. Qualche giorno prima, in uno studentato dietro a dove abitavo io un aspirante bombarolo è saltato per aria montando il suo stesso ordigno. La situazione diventava incandescente. La città era piena di sbirri.
-Okeeee! Io sono pronto Nik! Lo ero anche ieri ma quei bastardi hanno giocato sporco, Nik!
Il cielo è completamente grigio. Come il giorno che sono venuto. Fasci di luce (di centri commerciali o improbabili super eroi) proiettati in lontananza, si riflettono sul tetto di nubi e il tempo fa schifo.
-Nik, accidenti se fa caldo! Ma ho la sensazione che qualcosa stia cambiando.
Sul nostro presidente gira una barzelletta. Un giornalista gli intima la morte politica entro la fine dell'inverno, ma lui secco ribadisce che -non ci sarà inverno quest'anno! Mai cosa più vera.
Siamo a -2, nulla a che vedere con i -30 dell'anno scorso. Effettivamente qualcosa è cambiato. Il naso non cola più e ho finito i soldi.
Ok, gli spicci per arrivare all'aeroporto ci sono. Do l'ultiomo sguardo alla città e sotto il monumento a Ho Chi Min il cielo si apre leggermente e due fiocchi di neve mi cadono sulla manica. Come un deficente rimango fermo ad ammirare lo spettacolo. Ma è tardi, lo zaino su casa e diritto nella metro. Al varco il controllore mi fa passare a sbafo (sente che ho fame), ma mi chiede 10 rubli subito dopo (rimango con 30.50, neanche un euro) e ci rimango male, forse non è cambiato un bel niente. Eppure la sensazione è netta, ma è troppo tardi per pensarci, sono già all'aeroporto.
Tornando a casa ho trovato la mia pentola preferita rovinata sulla parte antiaderente, tutti i bicchieri ereditati dal vecchio Shaki rotti. Ma la cosa più grave e che il bar "la notte" non è più la notte e la campari ridescente sulla mia testa è stata rimossa. Un gruppo di operai veneti mi hanno detto che l'insegna nuova sara -tanto bellina!
Vado a Trastevere e mi prendo un panino in piazza della Scala. Riesco addirittura a pagarlo con i 5.50 rubli che mi sono avanzati in tasca.
Io sono tornato e la sensazione è rimasta.

lunedì, gennaio 15, 2007

HO FATTO UNA GREGORIATA

Ecco lo sapevo... O meglio, lo prevedevo... O meglio ancora, quasi lo volevo!
Insomma sono ancora qua. La citta' eterna mi dovra aspettare ancora.
Per ora non dico niente che debbo tagliare la corda...
L'avventura continua! Alla conquista di Piazza Rossa!
Bella Tovarish

mercoledì, gennaio 10, 2007

IMPRESSIONI DI GENNAIO


Il mio viaggio sta per giungere al termine, casualmente come l`amico Higuerra anche il mio di ritorno e` prvisto per il 15. Chissa` se ci si becca all`aeroporto. Ma non e` questo il punto, il fatto e` che anche le mie emozioni stanno cambiando rotta. Se prima ero entusiasta e camminavo col naso per aria un po impacciato, osservando e assaporando ogni particolare (e chi mi conosce bene sa quanto siano importanti per me i particolari), oramai cammino diritto senza guardare nessuno. Conosco quasi a menadito la citta` e salto da un treno all`altro nella confusionaria metropolitana moscovita.
Ho incontrato chi dovevo incontrare. Parenti, amici, nuovi amici. Ho visitato musei e monumenti e mi rendo conto che e` rimasto giusto il tempo per salutare tutti e tutto. E` una strada tutta in discesa, ma ho tirato il freno a mano.
Il ritorno a RadioPazza significa non solo lasciare nuovamente (per un tempo non definito e sicuramente lungo) questi luoghi, ma soprattutto segna il mio ritorno al lavoro e alla vita quotidiana di sempre. Che io amo, per carita`, ma sono anche un fannullone degenerato, questo lo ammetto. E so che il dolce far nulla (che non significa non fare nulla ma fare tutto cio` che ti aggrada) avra` presto termine.
Ora non mi resta che raccogliere i bagagli e correre in lungo e largo per tutta la citta` scandendo le giornate con mega sbornie d`arrivederci.
Ho soddisfatto pienamente le mie curiosita` e colmato i vuoti di memoria, ma un solo pensiero (che mai potro` riempire) mi e` rimasto. Come sarei, come sarebbe la mia vita se fossi rimasto?
L`altro giorno ho incontrato un amico d`infanzia. Porta il mio stesso nome e frequentava la mia stessa classe quando studiavo (questo si che e` un parolone) ancora a Mosca. Lui si ricorda di me perche` da piccoli (da quello che dice lui) giocavamo ai marinai, costruendo galeoni con sedie, tavoli e cuscini. Io mi ricordo di lui perche` (da quello che dico io) da piccoli giocavamo insieme a fare i preti, inscenando delle vere e proprie messe. Lui e` finito a fare il diacono e ha moglie e figli. Io il coraggio di fare il marinaio non lo mai avuto, anche se ci avevo pensato tanto in passato.

Ho scattato questa foto a casa sua. Mi sono affacciato dalla finestra al 24 piano per farla e il vento gelido mi ha fatto lacrimare gli occhi e tutti hanno pensato che stessi piangendo. Io ho retto la parte, mi sono strofinato gli occhi bagnati dall`acqua di mare in una serata di salata nostalgia e tutti hanno fatto finta di niente.

Mi e` venuto in mente un brindisi che anni fa mi e` stato insegnato al glorioso Red Lion di Ostia, faceva piu o meno cosi: noi non abbiamo mogli, noi non abbiamo figlie, le nostre spose sono le buttiglie!

Prosit!

martedì, gennaio 09, 2007

VODKA CONNECTING PEOPLE


La vodka cari amici miei e` senza alcun dubbio una grande invenzione. Comincio col dire che a differenza di tanti altri distillati questa ha una percentuale di purezza parecchio superiore, lasciando così alcool e acqua le uniche componenti del liquido. Nella classica Vodka Russa, il tasso di alcool presente deve essere vicino al 40 percento. La vodka viene utilizzata, di frequente, come base di molti cocktail popolari come il Bloody Mary, il Bullshot e il Vodka Martini (chiamato anche Vodkatini) che tutti noi conosciamo non tanto per il suo sapore ma grazie ad un pirla di spione inglese che lo sorseggiava mescolato e non agitato (o era il contrario?). E` un ingrediente molto versatile sia nelle bevande che nella gastronomia. Chi non ha mai assaggiato le pennette alla vodka o altre prelibatezze?
Inoltre le sue caratteristiche permettono che questa venga digerita dall`organismo con molta piu` facilita` rispetto ad altre bevande alcoliche, evitando quindi con facilita` molti dei sintomi del post-sbornia. Ma soprattutto la vodka e` la vera bevanda low cost.
Qui in russia, ovviamente, se ne produce a fiumi. Di tutti i tipi e di tutti i prezzi. Effettivamente (secondo un personale ma professionale parere) le migliori attualmente sono di produzione francese ma hanno dei prezzi poco accessibili ad un pubblico giovanile. Qui invece se ne trovano per tutti i gusti, al prezzo di 150 rubli (1 euro = 34.50 rubli) ti sei garantito una splendida serata con gli amici. Con 10 euri al Villaggio Globale o in piazza S. Monica non rimedi neanche un grammo di maria. Altro collante sociale.
Perche` la vodka e` proprio questo, un collante sociale, serve per riunire le persone, fa parlare chi parla poco e ammutisce chi lo fa troppo. In Italia ci si prende il caffettino (e magari un grappino dopo) qui si fanno lo shot di vodka. Se hai freddo ti scalda, se ti senti solo ti scalda lo stesso. Nessuno, dico nessuno ti lascera` mai ubriaco con la faccia nella neve.
Non voglio promuovere l`alcolismo, sono uno che ha sempre bevuto con moderazione ma faccio da bere per vivere e so quanto questo possa aiutare le persone a socializzare. Daltronde io stesso abito a due passi dal Villaggio. Paese che vai usanza che trovi.
E curioso come ti possano giudicare se ti beccano con uno spinello o se hai un taglio di capelli originale da queste parti, ma con una buttiglia in mano no. Di fronte alla vodka sono tutti uguali, sono tutti amici.
Qui nelle vene socialiste non scorre sangue blu dell`aristocrazia europea, da queste perti il sangue e` diluito con la vodka (oserei dire che sia il contrario vista la quantita` utilizzata...) !
VODKAINSIDE

PS l`immagine qui a fianco, per un motivo a me sconosciuto, non e` venuta per intero (forse K mi puo aiutare) e io sto per crollare abbattuto da un mal di testa titanico, provocato dallo spumantino dolce (di produzione sovietica e loro non lo sanno fare) e del Nero d`Avola (non ho resistito alla tentazione del made in Italy) di ieri sera.
Se bevevo vodka forse era meglio...

sabato, gennaio 06, 2007


Per gli amici dei pupazzetti, eccovene uno suicida.
La scritta consiglia di aver maggior amor proprio e quindi di non gettarsi sotto al treno.
Di questi tempi non si sa mai...

пока

giovedì, gennaio 04, 2007

LE AVETE PAGATE LE BOLLETTE DEL GAS?


Se volete vi lascio allegato il mio conto corrente tanto per facilitarvi le cose!
Пака