mercoledì, agosto 29, 2007

...ma ho fatto tardi davanti al pc.


Oggi sono tornato a casa presto. Secondo l'ora legale italiana sono le quattro meno un quarto ma la cosa non mi tocca, d’altronde nel posto dove vivo io non si utilizza l'unità di misura temporale. Ed è pure per questo che a lungo ho creduto di essere il frutto di uno scambio di culle intergalattico. Qualcuno ultimamente, ha messo in dubbio questa spiegazione, non avevo prove. Infatti non ne ho e con la famiglia avrò sempre quel legame infinito, che suona come una condanna. Ho saputo all'inizio di questa estate che mio padre ha posto le sue speranze, di diventare nonno, proprio sul sottoscritto. Fra 47 figli, doveva pensare proprio a me? E il tutto mi è stato confidato da mia nonna, la mamma di mio padre. Perfettamente in linea con il figlio, manifestava il desiderio di diventare bisnonna. E guardate che detto da mia nonna incute enorme rispetto. Dovete sapere che mia nonna aveva fatto la guerra e lavorava in una fabbrica di cannoni. Un giorno realizzarono un cannone che provocava fame perpetua. Lo scopo era quello di piegare il nemico con la fame. Lei si offri, con altri valorosi patrioti, a testare sui propri corpi la potenza dell'arma. Fu un fallimento, il progetto venne abbandonato quando si resero conto che provocava solo obesità. Da allora porta i chili di quella esperienza, e resta il fatto che una figura imponente, che è mia nonna, può piegare qualsiasi volere. Le puoi solo girare intorno e scappare via. Ora devo capire se, per fare dispetto, non lo devo fare o al contrario lo devo fare? Intanto a mia nonna ho risposto che io invece voglio diventare un personaggio dei Simpson, che non è il massimo come risposta, pare che i due desideri non si equivalgono, ma di meglio non mi è venuto in mente niente. Ci fu un tempo infatti, in cui mi nutrivo di Simpson e Smashing Pumpkins, ma questa cosa mia nonna non la può capire.

lunedì, agosto 27, 2007

stati di agitazione

Questa idea me la messa in testa Ferretti. I suoi brani hanno rimbombato nelle mie cuffie per tutta l’estate. Certo non sono proprio quello che non studia, non lavora, non guardala tv, non va al cinema e non fa sport. Ho sempre fatto qualcosa, anche se una sola,comunque mi sono tenuto sempre occupato. A periodi e nel peggiore dei casi mi è capitata addirittura la tv. Che periodo sia questo mi è difficile stabilirlo. So che è saturo di stati di agitazione, che non è come il panico ma piuttosto come quella leggera vergogna di essere un uomo buono. Insofferenza in poche parole.
Quando ho iniziato a polemizzare da solo allo specchio ho deciso di cambiare la play list. Non sono in grado di avercela con tutto il mondo, talvolta mi viene da ridere ma sono permaloso e continuo a tenere il broncio.
Mi tolgo però l’ultima soddisfazione, quella di sfogare i miei lamenti senza censure ne pudori, in questo spazio, il mio blog, dove nessuno verra mai giudicato, perché nessuno rappresenta nessuno e se qualcuno rappresenta qualcuno, costui è sicuramente un figlio di puttana.

sabato, agosto 18, 2007

ad un amico

Dedico queste due righe all'amico Felix, per la fraterna amicizia e per le belle serate passate a chiaccherare. Alle ragazze dal petto generoso ma dalle gambe corte (come le bugie), a coloro che sono convinti che Colombo fosse spagnolo (o addirittura catalano) e a tutti quelli seduti in prima fila, posto unico, allo spettacolo della solitudine.