venerdì, settembre 07, 2007

Depressione Caspica - ultimo stadio


Oggi è stata una di quelle giornate che quando finisce tiri un sospiro di sollievo. Non dico che sia stata particolarmente brutta o sconveniente, no, semplicemente faticosa e per certi tratti triste. Non che non abbia ricevuto la mia dose quotidiana di attenzioni e di baci che mi sono necessari per mantenere l'ego rigoglioso.
Poi mi danno sempre del calabrese e molti sanno che più permaloso del calabrese c'è solo il russo. So che sono mistificazioni e luoghi comuni e sono abituato alle valutazioni superficiali. Mi dicono anche di condividere con gli altri la mia mente e il mio pensiero ma io mi sento comunque un incompreso. Il problema è che non riesco a decidere se preferire lo status di incompreso, che è lo stesso dei geni, o tentare il tutto per far riconoscere, non dico la veridicità, ma almeno la fondatezza di quello che dico, di quello che faccio.
E per dimostrare al mondo tutto ciò, voglio ringraziare tutti quanti, come dice sempre il caro Ivano. Grazie grazie! Grazie a Tony, a Mariella e al Michele. Grazie a Laus12 per la fiducia e lo stesso a Ruth. Grazie a BAk per la magia e grazie a Joanne per le lezioni di inglese. Grazie a Carlo per i gelati e in fondo grazie anche a me stesso. Ma il ringraziamento più caloroso lo mando a Sofia che mi ha dato una lezione di vita dicendomi: quando la saggezza bussa alla tua porta, scappa dalla finestra!

domenica, settembre 02, 2007

sabato, settembre 01, 2007

dove sono i cccp

Giovedì notte mi hanno rubato la bici, l’avevo comprata neanche quattro mesi fa. Non è la prima volta e ho reagito con molta calma all’accaduto. Tolgo il sellino alla bici quando la parcheggio, come espediente contro i ladri, il risultato però è che la mia stanza è piena di sellini appesi come trofei. E io senza bici non ci so stare, è qualcosa di essenziale per me. Io senza bici è come un barman senza bar, come Rambo senza i comunisti, come un Boy Scout senza totem. Ho bisogno di essere sempre in movimento. Ora le distanze si allungano e la pigrizia si impadronisce di me, e io detesto la staticità.
Fra pochi giorni si torna a scuola e mi tocca fare i conti con le promesse non mantenute. Proprio come quando facevo le medie o le superiori, l’essere il primo della classe comporta dei sacrifici, in cui non riesco proprio ad impegnarmi. Fantasticare con audacia sulla professoressa di matematica era molto più intrigante di qualsiasi soluzione algebrica. Mi ricordo quella volta che, non sapendo che pesci pigliare, portai mia sorella in fasce a scuola, con la disperazione negli occhi rivelai di essere un povero ragazzo padre. La cosa intenerì anche il cuore più duro e io passai l’anno in maniera esemplare. L’anno successivo, non sapendo nuovamente che pesci pigliare, decisi di puntare sulle scherzo e rivelai tutta la verità. Anche quella volta non ebbi problemi grazie al bonus simpatia.
Giovedì notte è stato anche l’ultimo giorno di lavoro. Fra non molto ne inizierà uno nuovo. Lunedì sui banchi di scuola e i compiti ancora da fare.
Uno dei camerieri mi ha chiamato Rambo.
-Perché sei troppo forte! Mi dice. Ma colgo un velo di ironia nella sua voce.
E comunque sia Rambo è un bel film e c'è una bici che non mi ruberanno mai, è quella rossa che gira a sinistra.