lunedì, dicembre 25, 2006

LOW COST CITY

Ed eccomi nuovamente davanti al mio blog. Mica tanto sicuro su quello che vorrei scrivere, a domandarmi il perche` di tutto questo. Non penso che si possa chiamare propriamente diario di viaggio , sono tanti e nessuno i motivi che mi spingono a raccontare tutto cio`. Un po perche` sono retedipendente, un po perche` sono un coatto che ama stare al centro dell`attenzione, un po perche` ho sempre avuto una memoria del cavolo e tendo a dimenticarmi le cose.
Inutile che vi dico che qui e` tutto completamente diverso da come sono abituato (anche se sembra tutto maledettamente familiare), dallo slang alla forma della tazza del cesso (che secondo me e` geniale poiche` evita l`onda anomala che ti bagna da sotto quando le tue esigenze fisiche sono troppo gravose). Strano ma vero la citta` e` stranamente pulita. Molto piu` pulita di Roma e anche piu` colorata, le case e i palazzi sono di tanti colori, gialli, verdi, rossi (eccetera eccetera), ma di un colorato sbiadito pastello che sa di malinconico. Le periferie (tutto oltre il raccordo anulare) sono infiniti palazzi grigi che arrivano fino al cielo, con i tetti nascosti dalla neve che da quando sono arrivato ha cominciato a cadere senza fine. Questo e` molto bello.
Ci si abitua a tutto come ho sempre pensato. Inutile coprirsi, comunque fara freddo ma non importa, anzi ti piace e quando il naso non ti cola piu` quasi ti sembra abnormale. Comunque sai che ti scalderai presto o tardi con una (un centinaio) bollente tazza di the` o con una buttiglia di vodka (entambi vengono consumati a litri e vi assicuro che sono entrambi indispensabili).
E` la gente di qua che il vero spettacolo. Io sono capitato nella vecchia cerchia di parenti ed amici che sarebbero stati tali se non fossi mai andato via. E` gente colta ed istruita che mi ha accolto con affetto e curiosita` (l`ultimo dei Keidan), con snobbismo e diffidenza tutti gli altri. Diverso uguale diffidenza. In verita` spesso e` solo pigrizia mentale che impedisce loro di fare un qualsivoglia minimo sforzo per venirti incontro. Se la prendono se sbagli un accento alla cassa del tabacchi e ti tirano occhiatacce se sfiori con lo sguardo appena appena le belle figure delle moscovite snaporize. Ma sono uniti e solidali, come i pinguini che si appiccicano in enormi macchie viventi per scaldarsi durante le bufere di neve. Un senso sociale non indifferente, nessuno lascera` un anziano in piedi e tutti ti tengono la porta aperta quando li segui all`ingresso del metro` (anche perche` si rischia di rompersi letteralmete il naso se cio non venisse fatto). Tutti pagano i biglietti (che sono ridicolmente bassi e il servizio e` di una efficenza, rapidita` ed estensione impressionante). Ovviamente lo sport nazionale e` fare la fila. Tutte eredita` del passato socialismo, che in fondo non e` poi tanto passato. Ma ovviamente non mancano le diseguaglianze, diciamo che sono fortunato e privilegiato nel trovarmi in questa enorme capitale (e di esserci nato soprattutto) perche` tutta questa comodita`, questo sfarzo e quant`altro va mantenuto e ovviamente ci pensa la fascia piu` bassa e sfruttata della societa`. Di notte, quando stai con gli amici dentro case caltde ed accoglienti (ma molto disordinate) le strade si riempiono di (chiamamoli) operatori ecologici, riparatori e manovali di ogni genere che hanno il compito di lustrare e riparare cio` che la borghesia moscovita e il clima ha insudiciato durante il giorno. Cazakistani, uzbekistani, moldavi e tanti altri raccolgono una per una tute le cicche da terra e le strade a Mosca sono larghe e portentose e i russi fumano come russi che fumano molto piu` dei turchi.
Infine vi dico che molte cose mi sembrano chiare e quasi scontate ma in verita` (anche se non mi sono mai fatto influenzare anche perche` non sarei qui altrimenti) e` tutto molto piu semplice e forse meno pericoloso come sempre la mia famiglia a cercato di farmi credere.
Posso dire quindi, con assoluta certezza, che amo gia questa fredda citta`.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Hola amigo! Sono molto contento di leggere di nuovo i tuoi pensieri! Peccato che il mio italiano non mi permette di capire il 100%. Hai un modo unico di pensare le cose e mi piace! Spero che sia un bel viaggio per te ed una esperienza unica!

Anonimo ha detto...

Sono tornata a leggerti...
e con interesse (dopo la figuraccia confusionaria tra te e Bak!)...
Bello il tuo diario di viaggio! Mi piace seguire il tuo sguardo di non turista che riscopre mescolando storia e presente...mi suscita interesse! Scopro cose e collego a ciò che so di mio...(poco della Russia)

! Stupore davanti a "questa vetrina" aperta su un mondo colorato, freddo, umano e incuriosente (incuriosente? si dice? boh!)
Bello!

Anonimo ha detto...

Mi fa un certo effetto legger queste tue parole se penso che sono dall'altra parte del mondo e non solo in senso fisico...E quasi l'una del mattino a San Francisco California e sono seduto su di un lettone coloratissimo in una altrettanto colorata stanza iperaccessoriata di un classico hotel statunitense...c'hai presente? Io tornero' in patria fra una paio di settimane e sara' il caso di incontrarci per farci reciprocamente partecipi di queste esperienze antipodiche (se potra' di'?sticazzi/....se semo capiti...).Approposito...fra 5 giorni vado a Seattle. Devo portare qualche ambasciata?
Ti mando un abbraccio enorme.
Pio