mercoledì, gennaio 24, 2007

STAGISTI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI



Cari amici, vi racconto la storia di un amico. Uno come tanti altri.
Giovane laureato, ottima conoscenza di lingua inglese e olandese con prolungata esperienza all'estero. Attualmente (...ancora) in stage, viene pescato da una azienda (leader nel settore della formazione ) dal suo database per un colloquio. Segue racconto in prima persona:

Ero sul treninio per Saxa Rubra. Non ero un dipendente rai, stavo andando ad un colloquio di lavoro, che avrebbe (forse) realizzato un mio sogno: fare il formatore.
Avevo preparato una lezione, su come il pregiudizio influenza la comunicazione. Portavo un caso d'eccellnza: l'Olanda. Mi trovo davanti ad una platea di psicologi incattiviti. Mi fanno il terzo grado, reggo e non mollo. Ribatto e concludo. Dura trenta minuti, un inferno. Alternano facce soddisfatte a segni di disoppravazione.
Mi dicono che loro non sono per tutti, mi disegnano una curva di Gauss e mi dicono -noi non vogliamo l'80 %, noi ci rivolgiamo ai veri creativi, quelli che stanno nel 20 % restante! Fine dell'ultimo colloquio, aspetto 20 minuti e mi chiamano da parte. Mi dicono che ho talento, mi chiedono alcune informazioni su alcuni dei loro valori e sull'appartenenza. Argomento una serie di cazzate plausibili. Mi insospettisco vorrei maggiori delucidazioni sulla retribuzione e sulle prospettive di carriera. Sono vaghi. Mi parlano dell'importanza dei loro clienti, dello status, di cazzate... Torno a casa camminando sul bordo della via Flaminia. Pesanti cammion e mercedes sfrecciano dietrio di me, fuori c'è il lusso e la villa di Claudia Cardinale alle spalle. Mi dirigo verso la fermata della cotral.
Il colloquio è andato bene e sono calmo e pensieroso. Il giorno dopo ricevo una telefonata, sono loro! Una simpatica psicologa di Barcellona si complimenta con me, aspetto in silenzio la magica frase. La proposta. Ma lei cambia tono e mi annuncia le loro perplessità su cosa io intendo per appartenenza. Io argomento ma basta bluff, faccio una domanda ben precisa "ma come si può parlare di appartenenza se ancora non ci si conosce? E le prospettive di carriera? E la retribuzione?"...
Mi dicono che cercano qualcuno disposto a lavorare pesantemente a progetto per almeno quattro anni.

Segue seguente lettera in risposta a tale offerta.

Cara ********,
dopo avervi conosciuto vorrei mettere una cosa in chiaro.Dopo tutte le menate sull'essere alternativi e non convenzionali in una cosa vi siete rivelati banalicome la peggiore delle società di consulenza. Davanti a domande chiare come retribuzione e aspettative di carriera siete stati evasivi, uscendovene con richieste assurde come l'appartenenza come presupposto per essere presi.Ebbene, se cercate una persona che per 1000 euro al mese rimanga a progetto per 4 anni,e chiamate questo "appartenenza", allora vi do un consiglio:Rivolgetevi ad Hetzbollah perchè li è pieno di persone pronte a farsi saltare in aria per voi.Ecco cosa cercate, non persone creative, futuristi d'impresa, bensì un nuovo tipo di superuomo,"L'idiota creativo", l'uomo pronto a lavorare a progetto, anche 12 ore al giorno, felice, ed appagato da un grande e profondo senso di appartenenza, che lo porta a non pensare più a cose banali come ad esempio...avere uno stipendio. In bocca al lupo.

Portu


Cari amici, questa è una triste testimonianza di come vanno certe cose in questo bel paese. E se non possiamo più contare almeno sul sostegno di Giovanni Lindo Ferretti, su chi possiamo riversare le nostre speranze?


9 commenti:

s(k) ha detto...

Un ragazzo con cui ho lavorato è parente di un celebre registaccio del passato, famoso soprattutto per certi pornazzi d'altri tempi.
Un giorno mi raccontò un aneddoto molto divertente, che riporto per spiegare il mio punto di vista sull'attuale mondo del lavoro.
Si girava questa scena anal in cui un attore molto dotato lo doveva infilare in quel posto a non mi ricordo più quale attrice.
Il regista osservava da vicino e diceva: "Spingi ancora un po'...ancora un pochetto...ancora un altro po'...".
Finchè l'attrice ha sbottato: "Si, vabbè, ma il culo è il mio!".
Non so chi è il tuo amico ma se la storia che hai raccontato è vera fagli gli auguri da parte mia. Non ho mai avuto il coraggio di fare un discorso simile a nessuno e continuo a prendermela spesso al solito posto.
Ferretti fa (faceva?) il cantante, non è mica un supereroe. E' come pensare che se John Lennon fosse ancora vivo adesso ci sarebbe la pace nel mondo.

Casa Russia ha detto...

Per l'esattezza il mio amico Portu(il io compagno di casa per la verità), è attualmente in stage per altra grande azienda (da 4 mesi). Per l'ennesima volta nel tentativo di migliorare la sua condizione di lavoratoregratuito ha sbattuto con grugno su un muro duro e ruvido, questo gli ha fatto bene. Sta mattina ha mollato il suo posto da stagista (dove comunque non imparava nulla) e ora, felice come un cane che dorme sotto un caldo sole, progetta le baldorie dei prossimi gg e ti ringrazia per l'incoraggiamento e per la "profonda" metafora!
Per quanto riguarda Ferretti d'ora in poi ogni volta che l'ascolterò, mi farà sì piacere, ma nello stesso tempo un accenno di antipatia storcerà il mio sorriso. Mi sono scaricato e visto l'ora di religione (come tu hai consigliato) ora credo che rimedierò il libro di Ferretti. Ma senza pagarlo.

Casa Russia ha detto...

ps: ho visto un film di un regista tedesco di cui non mi ricordo il nome. Il film non è recente e si intitola LOLA (o almeno credo) e quando ho visto l'ora di religione ho trovato un certo nesso. E come se una gelida onda di nichilismo sta ricoprendo tutto il mondo. Non punto il dito verso nessuno ma ho come la sensazione che la gente cominci quasi a stimare chi si vende, quelli che sono pieni di vecchi ideali irrealizzati (per stanchezza o rassegnazione), quelli che si sentono giustificati nel gettare la spugna e addirittura si vantano e ne fanno scempio. Lola si è venduta, Picciafuoco si è venduto anche se alla fine e a quanto pare Ferretti non ha resistito alla tentazione neanche lui.
Quello che è da stabilire è: ci si vende perchè non ti giudica piu nessuno o non si giudica perchè tanto il mondo è pieno di venduti?

s(k) ha detto...

Non reputo Ferretti un venduto ma uno che ha cambiato del tutto idea. "Venduto" è chi ci guadagna qualcosa in cambio. Lui di sicuro ci ha perso almeno la stima di molti fans, ma questo credo lo avesse messo in conto.
Mi spaventa il cambiamento così radicale, la sua possibilità, il fatto che non riesca a capire e il lato oscuro di tutta la faccenda. E il fatto che lui per me o qualcun altro possa essere stato un mito, il fatto che qualcuno possa diventare un mito per qualcun altro. Ferretti è un essere umano che dimostra di essere anche profondo e inquietante. Il suo libro incuriosisce e insospettisce anche me. Se lo trovo senza pagare bene, se no amen.

Per quanto riguarda L'ora di religione.
Il protagonista non si vende.
Il film mantiene molte ambiguità e del resto ha un tono di sospensione della realtà continuo. Il ruolo della ragazza che lo seduce è molto, forse troppo ambiguo.
Ma se vedi bene lui finisce a letto con lei, cede alla tentazione, o forse pecca ma lo fa consapevolmente, sceglie di farlo. Tentazione e peccato (in questo caso sessuali) sono concetti di natura cattolica. Non cade nella trappola della famiglia.
Se vedi bene gli unici a non andare all'appuntamento col Papa in quella specie di foto di gruppo familiare che ritorna anche a fine film sono proprio lui e il figlio, che va a scuola come tutte le mattine.

danDapit ha detto...

Questo è il seguito del post di K sul CCCP, Ferretti, L'Ora di Religione?
Tutto ciò di cui "stiamo" parlando, dal CCCP alla religione, ai cambiamenti di "fede", e ciò di cui parla il presente post, si riconduce ad un'origine: LA SCELTA!
Chi da "giovane entusiasta focoso" si è riconosciuto con la sinistra, crescendo, maturando, limitando i suoi ideali è approdato poi a Destra.
Scelta.
Scelta iniziale, scelta durante e dopo.
Non si smette mai di scegliere, e non si può neppure restare rigidamente attaccati ad una prima scelta se ci è diventata stretta o siamo cambiati dentro.
La coerenza non è da dover dimostrare "agli altri", la coerenza serve a se stessi!
Portu è stato coerente con il proprio modo d'essere e sentire, e ha fatto la sua scelta! E' soddisfatto, mi sembra...e questo conta!
L'attrice non era un pupazzo di gomma, e quindi ha protestato: se fosse stata coerente con la sua scelta avrebbe dovuto stare zitta, e lasciar fare: aveva deciso di farsi inculare? allora??
In questo caso l'incoerenza le ha giovato... ;o)
Ciao Grig!!
(hai finito con ago e filo sul costume di Zwartepiet?) ^o^

danDapit ha detto...

Dimenticavo!
No comment su come vanno i colloqui di lavoro e sul criterio per acquisire personale nel mondo del lavoro!
I "venduti" sono i "colletti bianchi": STRAVENDUTI!
Spero, spero, e spero che le cose cambino...!! Sembra di aver importato lo stile di "vita" americano!!!
("sembra"????)

danDapit ha detto...

ohi! Grig...
silenzio

Volevo dirti che ti inserirò fra i miei link...non ti dispiace, no????
ciao ciao (bax)

Casa Russia ha detto...

Ovviamente non mi dispiace, farei lo stesso se sapessi come si fa.

danDapit ha detto...

Hi, Grig!
Guarda che con la versione Beta è semplicissimo inserire i link!
(ma fra amici non vi dite nulla?)
Sulla barra in alto della homepage c'è "Personalizza", cliccaci.
Si apre una pagina con lo schema della homepage:
Un rettangolone che contiene vari rettangoli con sopra le voci corrispondenti.
A destra: lo spazio dei post
A sinistra:
Titolo
Informazioni personali
Link...
Clicchi sul rettangolino LINK.
Quando si apre ti appaiono varie stringhe:
nella stringa dell'indirizzo c'è:
http://
Lì di seguito ci scrivi l'indirizzo del blog che vuoi inserire come link (il mio: www.setalend.blogspot.com)
In un'altra stringa ci inserisci il nome che vuoi far apparire sulla tua homepage,
tipo: Setalend,
oppure: danDapit
Salvi, ed è fatta!

E' molto più facile a farlo che a dirlo...!
Tanto trovi tutto scritto lì, nel percorso, clicchi e vai!

bax bax!!